Nuovo polo scolastico a Villamarina di Cesenatico (FC) – Fognatura acque bianche
Committente: Villamarina S.c. a r.l.
Località Comune di Cesenativo (RN)
Anno: 2012
Opere progettate: Fognatura acque bianche
Prestazione: Progetto Definitivo/esecutivo
Importo opere: 368.000,00 €
Si tratta di un nuovo Polo scolastico la cui realizzazione comprenderà:
– Edificio scolastico e relative pertinenze su due livelli;
– Viabilità di servizio e parcheggi;
– Percorsi pedonali ed aree attrezzate;
– Aree a verde e giardini.
La superficie totale del lotto interessato dalle opere è pari a 17.124 mq.Le superfici trasformate sono pari al 100% di quella totale del lotto.
La raccolta e lo smaltimento delle acque meteoriche avverrà a mezzo di due reti indipendenti così distinte:
– rete acque bianche parcheggi, strade e aree pedonali;
– rete acque pluviali coperture.
Nel punto terminale della rete delle acque dei pluviali è previsto un sistema di raccolta e stoccaggio dei volumi d’acqua che verranno riutilizzate per l’irrigazione delle aree verdi e, tramite reti idriche duali, per gli usi non pregiati (lavaggio aree esterne, cassette di risciacquo W.C. ecc).Il sistema di accumulo è dotato di un’uscita di “troppo pieno” che recapiterà nel punto finale della rete di raccolta delle acque delle superfici esterne, a monte della strozzatura per la regolazione della portata di scarico al ricettore.
Per poter limitare i picchi di portata scaricata al canale Venarella, è previsto, conformemente a quanto prescritto dal Consorzio di Bonifica della Romagna, un sistema di laminazione delle portate.
Tale sistema è basato sul principio di “invarianza Idraulica” così come definito nel Piano Stralcio per il Rischio Idrogeologico dell’Autorità dei Bacini Regionali Romagnoli. Il principio è quello di mantenere inalterato l’apporto di acque meteoriche al ricettore a seguito di una trasformazione di una pozione di territorio, con impermeabilizzazione di una porzione di esso.Per fare questo è necessario prevedere dei volumi di accumulo delle acque eccedenti la portata massima consentita al ricettore, che si assume convenzionalmente pari a 20 l/s per ogni ettaro di superficie interessata dall’intervento (portata agricola).
Il calcolo del volume necessario per garantire l’invarianza idraulica è stato eseguito, con l’ausilio dei fogli di calcolo messi a disposizione dal Consorzio di Bonifica della Romagna – Bacino Savio ed è risultato pari a 483,69 mc.
Per ottenere il volume necessario alla laminazione delle acque si è deciso di procedere al sovradimensionamento dei collettori delle reti di smaltimento. In tal modo è possibile mantenere lo scarico a gravità e al tempo stesso non impegnare aree destinate a verde per la realizzazione di vasche a cielo aperto. La posa dei collettori è stata prevista ad una profondità tale da garantirne il massimo riempimento nel caso di raggiungimento del massimo tirante idrico di progetto.